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Uruk è la prima città della storia,
la prima organizzazione
sociale dell’uomo che diventa stanziale.
Nasce l’agricoltura, le tecniche di irrigazione dei campi
la pastorizia e tante altre invenzioni.
Invenzione della democrazia.
Aristotele scrive nella Metafisica che tutto ciò che c’era
da inventare e da scoprire per il benessere quotidiano
dell’uomo era stato scoperto.
Si approfondisce quindi
un pensiero spirituale, la filosofia, la storiografia, la drammaturgia
Con la cultura greca si ferma in un certo modo il progresso tecnologico e avanza quello intellettuale.
Socrate
Aristotele
Nascita dell’impero romano. La cultura greca viene
esportata in tutto il mondo conosciuto.
Nascita del diritto, quel sistema
di leggi che regolano la convivenza
Primo piccolo sviluppo tecnologico con l’invenzione
della bussola, della polvere da sparo e del mulino ad acqua.
Invenzione del Purgatorio che permetta alla chiesa
di arricchirsi e di espandersi.
Platone
Cartesio, Galileo, Bacone, con il loro pensiero, danno l’avvio a quella che sarà poi la societa industriale, ponendo
la prevalenza all’universo della precisione,
creando i presupposti per la rivoluzione industriale e per grandi invenzioni delle epoche successive di espandersi.
Illuminismo e nascita delle tecnologie.
Scoperta e uso dell’ energia, prima a vapore poi elettrica.
Si afferma il pensiero “ogni individuo è
artefice della propria fortuna” purché utilizzi
la razionalità oltre che l’emotività”
Rivoluzione Inglese e poi francese
Nascita della società industriale
teorizzata da Carl Marx, Max Weber, Adam Smith
I paradigmi della società industriale:
prevalenza della razionalità; organizzazione piramidale; spinta verso l’efficienza;
produzione elevata nel tempo più breve possibile; separazione del mondo maschile da quello femminile; separazione del luogo dove si vive da quello dove si lavora; separazione del momento di gioco da quello del lavoro; separazione del momento di studio a quello del lavoro e pensionamento.
Nascita del Modernismo nelle arti e nell’architettura: Le Corbusier, Picasso, Kandiski, Stravinski. Freud nel 1900 scrive l’interpretazione dei sogni.
La società industriale genera in breve tempo, circa 250 anni, la società postindustriale che coincide con quello che De Masi chiama il “suo paradigma”. Al centro del suo sistema non c’è più la produzione di beni materiali, ma la produzione di beni immateriali quali: servizi, informazioni, simboli, valori, estetica
Il pianeta si va dividendo in 3 parti I, II, III mondo I paesi del primo mondo tendono a spostare la produzione di beni materiali nei paesi emergenti, dove la manodopera costa meno. I paesi del primo mondo tendono a produrre idee creatività, innovazione. La società postindustriale è basata sul tempo libero, circa 230 mila ore dedicate al tempo libero
Valori della società postindustriale: intellettualizzazione (facciamo tutto con la testa); estetica, creatività, soggettività (contrapposta alla collettività della società industriale); emotività (contrapposta alla razionalità); destrutturazione del tempo e dello spazio (possiamo lavorare ovunque e in qualsiasi momento); qualità della vita; tendenza all’androginia.
Evoluzione delle città e processo di urbanizzazione. Le fabbriche raggruppano centinaia, migliaia di persone con l’obiettivo del lavoro. Quando la società industriale nasce alla fine del ‘700 la popolazione mondiale era di 600 milioni, quando finisce alla metà del 900, gli abitanti sono 6 miliardi
Domenico De Masi
Illustrazione in breve del paradigma di Domenico De Masi
7000 ANNI FA
2400 ANNI FA
2000 ANNI FA
900 ANNI FA
400 ANNI FA
250 ANNI FA
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