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Letteratura sull'argomento.

È difficile fare un censimento dei libri più importanti perchè nell'”OTIUM" è nata la civiltà o per lo meno è stata pensata. Partendo dalla cultura greca a quella romana, il crestianesimo fino all'illuminismo e al postindustriale. Una sintesi di 15 culture è nel voluminoso libro di De Masi "Mappa Mundi". Di seguito alcuni titoli che descrivono l'"otium"

 

 

Bertrard Russel: Elogio dell'ozio

Stevenson Robert L.: - Elogio dell'ozio

L. Anneo Seneca: De otio

Domenico De Masi: Ozio creativo

Tom Hodgkinson: L'ozio come stile di vita e Oziando si impara

 

"OTIUM NEL MONTEFELTRO" COME STRATEGIA

 

Il testo che segue è scritto secondo la definizione del termine strategia, prevede le azioni per raggiungere nel lungo medio termine un determinato scopo.

Dato come obiettivo la coesione sociale, il progresso delle economie locali e di quello che viene chiamato comunemente oggi il benessere percepito. Il tutto nel rispetto dell’ambiente e secondo quelle che le tendenze descritte dall’ OMS organizzazione mondiale della sanità sul concetto di benessere.

Si è presa come area territoriale quella della Valmarecchia e del Montefeltro per un motivo di capacità di costruire un BRAND potente e inoltre Mons Feretrius è l’attuale San Leo.

Uso il termine Brand in senso provocatorio perché le tecniche di comunicazione legate ai prodotti sono state egemonia delle grandi imprese a fini commerciali e con un uso della comunicazione spesso senza etica. Qui invece si riscatta il piccolo artigiano o la piccola impresa B&B o altro fornendogli strumenti potenti per comunicare valori, estetica, innovazione.

La condivisione di una cultura alta (l’”otium”) del tempo libero diventa nel contesto attuale provocazione e innovazione. L’OTIUM dei latini offre uno strumento di riflessione sul contemporaneo, in una prima fase come condivisione sul territorio e poi di offerta di uno stile di vita verso l’esterno. Quello che si propone è un modello, che diventa quello che in pubblicità si chiama valore aggiunto.

Lo specchio. Per condividere bisogna conoscersi quindi è iniziata una mappatura/dialogo, non ancora terminata, ed inoltre aperta a nuovi investitori, con le eccellenze. Solo chi ha desiderio di condividerne i paradigmi, l’estetica, i valori, entra a far parte del brand e viene mappato fotograficamente e con contenuti testuali. Questo per avere un archivio di immagini che servono per conoscersi e per fare comunicazione esterna, attraverso, rivista, sito, corti, prodotti multimediali, web.

Il paesaggio o meglio la fotografia del paesaggio è un altro strumento di identificazione e appartenenza, per questo si è resa necessario evidenziare le terre del Montefeltro, che hanno la caratteristica unica al mondo di essere fatte di massi erranti.

La qualità dell’immagine di queste due istanze è stata fondamentale per iniziare un dialogo internazionale.

La mappatura ha evidenziato questi filoni, Residenze storiche B&B, artigianato, produzioni agroalimentari di pregio, geni del territorio, giardini e orti d’arte, castelli, luoghi e letteratura legati ai miti. È necessario a questo punto identificare il territorio con un sistema di “information design” coordinato in maniera riconoscibile con l’immagine del brand, luoghi, percorsi o qualsiasi punto di interesse.

I prodotti non seguono il percorso classico della mono filiera ma anche da filiera a filiera.

Ad allargare la rete sono artisti, scrittori, attori, musicisti locali ad amplificare il progetto e l’idea di OTIUM con i loro contributi. Giovani e anziani entrano nel dialogo portando energia e vitalità da una parte e competenza ed esperienza dall’altra su progetti che riguardano l’agricoltura collegata con l’enogastronomia in progetti specifici, vedi anche il progetto “manifesto della cucina dell’OTIUM.

Creatività e innovazione sono il filo conduttore di tutte le attività.

    Trattandosi di un progetto dove la cultura è uno dei motori per la crescita del territorio e per la sua comunicazione è scontato il dialogo con figure del pensiero contemporaneo.

                                                                                                                                            Giampiero Bianchi

Per capire chi siamo, da dove veniamo in questo video di sintesi del prof: Domenico De Masi, sopra la versione illustrata.

Il genio della creatività Hubert Jaui in una divertente intervista sul pensiero creativo.

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